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Le tre Basiliche Papali a Roma: quali sono e come visitarle

Non solo Basilica di San Pietro!
Se volete davvero rivivere quello che cercavano i pellegrini del passato non potete perdervi le Basiliche papali. Quali sono? Sono tre! E le visiteremo tutte nel nostro tour dedicato!

1) Basilica di San Giovanni in Laterano

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La prima basilica costruita da Costantino a Roma. Si, avete capito bene! La prima chiesa costruita a Roma non è San Pietro ma San Giovanni in Laterano ed ecco perché è definita la cattedrale della città, la chiesa del Papa, come vescovo di Roma. Il palazzo subito alle sue spalle ha ospitato la residenza dei Papi prima che si spostassero in Vaticano. Anche solo questo è sufficiente per capire perché va inclusa di diritto nel tour delle Basiliche ma se volete qualche altre ragione, eccole qui:

I capolavori custoditi all’interno della Basilica di San Giovanni in Laterano:

Quando Papa Innocenzo X decise di modernizzare la basilica, ne affidò l’opera al talentuoso Francesco Borromini! Proprio così, il più famoso concorrente di Gian Lorenzo Bernini, uno dei più grandi genii di tutti i tempi è il responsabile della suggestiva organizzazione degli spazi interni.   L’artista, sebbene fosse vincolato dalle preesistenze (il soffitto, il pavimento cosmatesco, da lui restaurato e integrato) creò qui uno dei suoi più straordinari capolavori, con uso degli spazi e delle luci estroso come soltanto lui sapeva fare. Siamo sicuri che non riuscirete a smettere di fotografare questo spazio reiventato senza essere snaturato:  le colonne dell’antica navata centrale della chiesa furono, ad esempio, racchiuse in nuovi pilastri e le antiche mura della basilica costantiniana rimasero visibili in alcuni punti, come delle reliquie. Nelle nicchie della navata troverete delle grandissime sculture degli apostoli

Le opere che non potete perdere all’esterno:

La prima è già nel portico: i portoni bronzei dell’antica Curia Iulia (ossia il Senato Romano) vennero reimpiegati come battenti del nuovo ingresso della basilica nel 1660! Uno dei migliori esempi del riuso dei materiali dell’antica Roma per le costruzioni moderne, non credete?

Al fianco destro della basilica si erge il più alto e il più antico degli obelischi egizi portati a Roma: pensate, risale al II millennio a.C.!

Se questo ancora non vi impressiona abbastanza, poco più in là troverete l’edificio che custodisce la Scala Santa, un insieme di 28 gradini di marmo bianco rivestiti da una protezione di legno che vennero saliti da Gesù per raggiungere l’aula dove avrebbe subìto l’interrogatorio di Ponzio Pilato prima della crocifissione.

Impressionante, no?

2) Basilica di Santa Maria Maggiore

Basilica di Santa Maria Maggiore (NikonZ7II, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons)
Basilica di Santa Maria Maggiore (NikonZ7II, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons)

Di questa Basilica ci piace proprio tutto: la posizione, la storia, l’architettura, la decorazione. È imperdibile!

Si trova su uno dei sette colli di Roma, l’Esquilino, e ve ne accorgerete sin da quando inizierete a intravederla da lontano. Perché si trova qui? Per via di un miracolo incredibile! Durante la notte del 4 agosto 352 d.C. un ricco patrizio romano di nome Giovanni avrebbe visto in sogno la Vergine Maria che gli chiese di costruire una basilica nel luogo dove il mattino seguente avesse trovato…. della neve fresca! Giovanni, la mattina seguente, corse da papa Liberio per raccontargli quanto visto e visto che Il prodigio nel frattempo si era verificato esattamente sul colle esquilino, il papa decise di iniziare immediatamente la costruzione della basilica. Se sarete a Roma ogni modo il 5 agosto, sappiate che ogni anno si rievoca il “miracolo della nevicata”: durante una suggestiva celebrazione viene fatta scendere dalla cupola una cascata di petali bianchi…Una nevicata in piena estate!

I capolavori custoditi all’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore:

Innanzitutto è l’unica delle quattro ad aver conservato la struttura paleocristiana e una delle poche che conserva un ciclo di mosaici ancora intatto sia nell’abside che lungo le navate. “Leggerete” insieme alla vostra guide le storie che raccontano! L’altra cosa interessante è che la basilica conserva la sorella minore della famosa Cappella Sistina in Vaticano ma il Sisto che l’ha costruita è un altro. Se la cappella che custodisce la famosa opera Michelangiolesca fu costruita da Sisto IV, questa fu commissionata da Sisto V! Dopo questa visita potrete dire di aver visto entrambe le cappelle sistine di Roma.  In ultimo, Santa Maria Maggiore custodisce la tomba di Gian Lorenzo Bernini e famiglia; troveremo il tempo di porgere i nostri omaggi al più famoso artista del XVII secolo.

Le opere che non potete perdere all’esterno:

La facciata è un’opera magnifica di Ferdinando Fuga (1741), con un bellissimo portico e mosaici di Filippo Rusuti nella loggia superiore. La storia raccontata è proprio quella del miracolo della neve e della nascita della Basilica. Alle spalle della chiesa c’è il tradizionale obelisco alto ben 14,75 metri ma non c’è traccia di geroglifici perciò sia la datazione che la provenienza sono ancora un mistero….

3) Basilica di San Paolo fuori le Mura

San Paolo Fuori le Mura Meyasu, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
San Paolo Fuori le Mura Meyasu, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Assieme a quella di Pietro, la vicenda dell’Apostolo Paolo è tra le più importanti per la Storia della chiesa e così la Basilica che gli venne dedicata. Anche questa fondata da Costantino come San Giovanni e San Pietro resta però la più grande basilica patriarcale di Roma, dopo quella Vaticana.

Anche soltanto il percorso per raggiungerla merita la visita! Percorreremo la Via Ostiense, oltrepassando le mura Aureliane e uscendo da Porta San Paolo: ci godremo un pezzo della città antica!

Come quella di Pietro, la basilica sorge nei pressi del luogo del martirio e sepoltura del Santo (ecco perché fuori e non dentro le mura) e divenne ben presto una frequentatissima meta di pellegrinaggio che non possiamo mancare nel nostro tour.

I capolavori custoditi all’interno della Basilica di San Paolo Fuori le Mura:

Cominciamo subito col dire che quella che vedete oggi purtoppo non è la basilica originale. Nella notte del 15 luglio 1823 si sviluppò un incendio che durò cinque ore circa, danneggiando la Basilica irrimediabilmente. Solo Il transetto resistette al crollo e con esso uno dei gioielli che potrete vedere durante la vostra visita: il ciborio di Arnolfo di Cambio! Cos’è un ciborio, chi era Arnolfo di Cambio e perché si tratta di un oggetto così importante? Beh è a questo che serve la vostra guida, lo scoprirete!

Quando la basilica fu ricostruita si cercò di attenersi all’architettura dell’antica basilica costantiniana. Il risultato è assolutamente mozzafiato! La ricostruzione voluta da Papa Leone XII dal gennaio del 1825 vide il sostegno di buona parte del mondo cristiano, con offerte generosissime tra le quali quelle dello zar Nicola I che offrì blocchi di malachite dei due altari laterali del transetto o del viceré d’Egitto che inviò colonne d’alabastro ma anche del Re di Sardegna, delle Due Sicilie, della Francia e dei sovrani dei Paesi Bassi.

Le cose che ci piacciono all’esterno:

E’ l’unica delle Basiliche ci accoglie con un sensazionale quadriportico e la statua del Santo titolare nel centro ma ancor più prezioso è il silenziosissimo chiostro medievale. Camminando tra le splendide colonne scolpite dalla famiglia Vassalletto e le pareti decorate con ritrovamenti antichi, potremmo avere un assaggio della quiete della vita monastica dell’Abbazia alla Basilica e dei monaci che lo attraversano ancora oggi per celebrare la Liturgia attorno alla tomba dell’Apostolo Paolo.

Il Chiostro di San Paolo resta una delle meraviglie della Roma duecentesca [1].

Piccola curiosità: esiste una San Paolo entro le mura ed è una chiesa anglicana di Roma che sia trova in via Nazionale e custodisce dei mosaici nell’abside, realizzati su disegni di Edward Burne-Jones. Alcuni Padri della Chiesa raffigurati sempre nell’abside hanno il volto di famosi personaggi dell’Ottocento: ad esempio san Giacomo ha quello di Giuseppe Garibaldi, sant’Andrea ha il volto di Abraham Lincoln e san Patrizio quello del generale Grant, protagonista della Guerra di Secessione americana!

1] Il chiostro è a pagamento. Il costo del biglietto è di 4 euro.

Insomma vi abbiamo convinto? Prenotate inostro tour dedicato! e unitelo alla visita della Basilica di San Pietro e/o dei Musei Vaticani.
Alla fine saprete tutto sulla storia della Cristianità e dei suoi primi martiri.